domenica 3 aprile 2011

E' da molto che non scrivo, il perchè??? a dire il vero non lo so nemmeno io......mi prometto di farlo ma poi.......Non è che non scrivo, anzi scrivo su qualsiasi pezzo di carta che trovo  solo che non me la sento di postare ciò che ho scritto,pensavo fosse più facile ma non è cosi' Ho bigliettini ovunque ma finiscono tutti in cenere. Scrivo qualcosa di me tutti i giorni; quando sono in macchina  parlo  da sola,.....Penso..... e la sera per addormentarmi cerco di sognare... e sogno ad occhi aperti. Dopotutto nessuno e nulla può proibirti di sognare. Un giorno sono andata a trovare una mia collega, un caffè insieme, quattro chiacchiere, due risate...ad un certo punto mi chiede:"Cosa fai ora quando torni a casa dal lavoro? ora che sei solo TU e LUI,?" ( risparmio le battute un pò osè) Come impieghi tutto il tuo tempo? Non dirmi che non fai nulla perchè non è da te,Ma hai mollato tutto?" NON SAPEVO COSA RISPONDERE
Mi sono inventata " la risposta", ma quando ci siamo salutate ,salita in macchina ho riflettuto sulla sua domanda.
COME IMPIEGO IL MIO TEMPO LIBERO?
Semplice domanda - difficile risposta
Sono sempre triste anche se cerco di nasconderlo,
Penso......e penso ancora..............sto buttando la mia vita.Tornata a casa,
guardo tutti i miei lavori incompleti ( patchwork-disegni-progetti)
tutto quello che amavo fare è li...... tutti "non finiti"
Sto li come un ebete guardo e non agisco......o meglio la mia testa dice " dai, finisci, completa, progetta, guarda quel lavoro, ti manca poco per finirlo" " si - dico a me stessa- ora mi metto d'impegno ......."
ma il tempo passa,e il domani è ancora così; tutto si ripete come il giorno prima. Mi sto perdendo nel nulla,ma per chi?????????
Gennaio è passato,Febbraio è volato, Marzo ha già chiuso la sua porta. Bisogna agire, il tempo passa non posso sprecarlo così.Vorrei dire a chi mi ha fatto del male:" Si hai vinto,sei riuscita a fare il vuoto intorno a me.Sarai soddisfatta!"
ma non è proprio così, devo invece ringraziarti per avermi fatto capire come siete veramente ed io non voglio essere così.Si, sono forse una stupida,una che crede ancora nei sogni,nella magia delle piccole cose.,un pò ingenua ma va bene così
dear jane A-5  A-6

PS: ringrazio chi mi ha lasciato un commento,no,non sono un riccio(animale molto carino);il riccio è di indole poco socievole e sa difendersi molto bene.Io anche se mi piace la solitudine,amo stare in compagnia in quanto a difendermi, sto imparando

sabato 5 febbraio 2011

Cos'è l'AMICIZIA?

Wikipedia definisce l'amicizia come un "sentimento di affetto vivo e reciproco tra due o più  persone dello stesso o differente sesso......E' considerato uno dei più importanti stati emozionali, dopo l'amore universale, alla base della vita sociale,perchè fonte di collaborazione al benessere comune come aiuto e condivisione di momenti importanti...."

Dal dizionario : è un legame affettuoso fra due o più persone, nato dalla consuetudine e da affinità di sentimento, tenuto saldo da una reciproca stima ecc....ect.....

Per Facebook : tutti qui sono amici,

ogni persona iscritta a facebook si vanta di avere 300 / 500 / 1000..... amici.
Tutti scrivono frasi di amicizia,postano video, immagini.........
Per carità non fraintendetemi non voglio sminuire Facebook, anche questo serve per conoscersi, penso però che si dovrebbe avere  un pò più di attenzione sull'uso della parola "AMICIZIA."

Ma cos'è veramente l'AMICIZIA?
Avete mai provato a rispondere veramente senza dover consultare Google?
senza cercare frasi già fatte?
AMICIZIA è una parola grande, importante;
si basa sullo stare bene insieme, certo è anche sbagliare ma questo non significa rompere un rapporto con continue e inutili discussioni....e che diamine .....si può discutere, parlare, chiarire ma non accusare o stravolgere l'accaduto e non essere obiettivi
E' rispetto, fiducia e anche se per qualsiasi motivo un rapporto di amicizia finisce, non è bello sputare veleno sull'altra persona.
L' amicizia richiede impegno, capacità di fidarsi, accettare i limiti dell'altro
e aggiungo credo che tra donne sia ancora più difficile.

Allora è un'utopia?

L'amico può essere in tanti modi; ci sono amici per uscire la sera, per una pizza e due chiacchiere;
L'amico (cosa rara) con cui condividere le cose più intime;
L'amico che ha i tuoi stessi hobby;
e poi ci sono quelle come me , considerata la loro confidente, perchè sanno che di te si possono fidare, che non le tradirai mai.

E' sapere che puoi contare su qualcuno anche quando sei giù di fase, quando vivi momenti tristi e non necessariamente sentirti dire : "sei solo depressa, vai dal medico ..... o dallo psicologo ,ti può aiutare...."
Non sono più una ragazzina, ma, nonostante l'età non ho ancora trovato un amico vero;
quando pensi di averlo trovato, ecco che alla prima discussione cambia tutto e la colpa (se si può definire tale ), è sempre tua e si perchè chi sbaglia sei sempre tu mentre l'altro ti rinfaccia che ti ha dato tutto.......hai approfittato del suo buon cuore......ti ha dato fiducia....bla......bla....
dà e non riceve nulla in cambio....
qualcosa si, un bel calcio nel culo.......

Chissà perchè dicono tutti la stessa cosa

Ma sarà proprio sempre così?

Ma se ci si sente così da ambo le parti, allora tutti e due hanno ragione? Tutti e due hanno torto?
Non ho mai conosciuto un'amicizia vera

Se l'amicizia è tutto questo, allora io sono SOLA; sola perchè dico sempre  quello che penso e quindi criticata. In questi anni ci sono stati molti cambiamenti nella mia vita, non è sempre stato facile , poi  ho conosciuto nuove persone, pensavo che stesse nascendo qualcosa di costruttivo......un giorno ti accorgi che per loro non è la stessa cosa, non va bene essere troppo sinceri, se si vogliono  passare pomeriggi in tranquillità,  fare due chiacchiere bere un tè ecc...bisogna fingere che tutto vada bene  anche se è vero il contrario.
NO così NO


l'AMICIZIA per me è il silenzio, è l'ascolto, è accettarsi .




DEAR JANE    A3  -  A4



giovedì 3 febbraio 2011

Avrei tanto da scrivere, tanti pensieri attraversano la mia mente, ho provato e riprovato a scrivere sul mio quaderno ma poi ho strappato le pagine.
E' un periodo un pò così mi sento stanca, arrabbiata.
Faccio lunghe passeggiate per i boschi ma nemmeno questo mi aiuta.
Combino poco sia nelle faccende di casa che in quelle creative come il patchwork.
Una volta il patchwork, era per me il miglior antidepressivo; mi sfogavo e sfornavo idee e lavori, ora non mi basta più.Cerco di organizzarmi ma non funziona........passerà

dear jane A-2

martedì 1 febbraio 2011

DEAR JANE

penso che prima o poi tutte quelle che amano il patchwork,arrivano quà,alla trapunta di Jane,
è una meraviglia.......pensate è composta da ben 169 blocchi quadrati e contornata su ogni lato da 27 triangoli per un totale di 108 e infine 4 triangoli agli angoli.
Questo quilt sembra un gioco matematico.
La trapunta di JANE STICKLE è stata fatta durante la guerra civile americana.

Sembra quasi di vederla,questa signora,seduta sotto il portico su una di quelle sedie a dondolo caratteristiche americane,come quelle che si vedono nei film,mentre cuce a mano tutti questi piccoli quadratini,triangoli minuscoli fino a formare piccoli blocchi.
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so che molte hanno già intrapreso questo viaggio, oguno scegliendo le proprie tonalità di colore.
Voglio provarci anch'io, ho una cassetta colma di pezzetti di stoffa di ogni colore, li utilizzerò per realizzare tutti i blocchi di Dear Jane.
ci riusciro' ?
Si parte ecco il primo blocco


A 1

lunedì 31 gennaio 2011

Un fine settimana passato in famiglia per festeggiare il compleanno del nostro meraviglioso nipote.

Lui ama i "Barbapapà" e la mamma gli ha preparato una bellissima e buonissima torta a forma di Barbapapà.
Il compleanno è stato sabato.
Oggi lunedì ci aspettava con ansia, dovevamo( noi nonni) accompagnarlo alla scuola materna;
un dolce saluto,un abbraccio, felice ma un pò malinconico perchè sapeva che ci avrebbe rivisto tra una decina di giorni.
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sabato 29 gennaio 2011

Oggi 29 Gennaio il cielo è grigio fa molto freddo e nevica.Piccoli fiocchi,leggeri, si posano lievi su strade e campi imbiancandoli appena. Gli ultimi tre giorni di Gennaio sono detti  "i giorni della merla"e secondo la tradizione sono identificati come i giorni più freddi dell'anno.La leggenda dice che tanto tempo fa,i merli erano bianchi.

             ...........verso la fine del mese di Gennaio,faceva freddo,tanto freddo,tutto intorno era coperto di neve.Una famiglia di merli stanchi e infreddoliti, stava cercando un rifugio per potersi riparare; la neve continuava a scendere, i poveri merli con il loro bel piumaggio bianco si confondevano in quel candore lieve. La famigliola,si rifugiò sul tetto di una casa,al riparo vicino ad un comignolo così i piccoli erano al calduccio. Rimasero per tre giorni, dopo i quali il tempo migliorò e uscirono ma il loro bel piumaggio bianco,era diventato nero per la fuliggine

Sempre secondo la leggenda,se" i giorni della merla" sono freddi, la primavera
 sarà bella, ma se così non fosse, la primavera arriverà in ritardo. Ah ancora una cosa, l'ultimo giorno del mese è stato preso in prestito da febbraio.



giovedì 27 gennaio 2011

PARLIAMO DI PATCHWORK (STORIA)

Il patchwork ( tradotto indica " lavoro con le pezze" è un manufatto che consiste nell'unione tramite cucitura di diverse parti di tessuto generalmente ma non esclusivamente di cotone, al fine di ottenere un oggetto per la persona o per la casa, con motivi geometrici o meno.
E' una tecnica molto usata per realizzare dei quilt, che sono trapunte il cui top (parte superiore) è composto dal manufatto patchwork, un mollettone (imbottitura in cotone o sintetico) e da un telo inferiore ( baching) di solito in mussolina e una chiusura fatta con lo sbieco ( binding), che serve per chiudere i bordi del quilt. Il quilt viene infine decorato con delle "impunture" chiamato quilting che poi dà il nome al manufatto finale.

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(tratto da internet)

....................le donne avevano cura non solo di conservare i ritagli che rimanevano dalla confezione casalinga degli indumenti ma, sopratutto di recuperare le parti ancora buone degli indumenti vecchi.Tutti questi ritagli, oltre ai sacchetti in cui  erano venduti zucchero,caffè e farina,erano conservati in uno speciale sacco chiamato Scrap Bag ( sacco dei ritagli) o in uno degli onnipresenti cesti ( Scrap Basket).
 Questi ritagli, nei primi decenni della colonizzazzione sino alla seconda metà del 1600, venivano attaccati alle preziose trapunte per ripararle: pure semplici toppe (patch) senza un disegno definito.
A forza di toppe molte trapunte vennero completamente ricoperte da questi pezzetti di stoffa multicolore di forma irregolare.Il disegno casuale che ne uscì venne chiamato "Crazy" ( pazzo ).
Accanto al primitivo,rudimentale " Crazy" le donne delle colonie iniziarono a cucire nuove trapunte per far fronte alla necessità quotidiane: bimbi che nascevano, giovani che si sposavano,.........................l'energia e la creatività di queste donne unite al loro desiderio di trasformare una squallida capanna di tronchi in una Home calda e accogliente dettero vita ad una nuova forma artistica: il PATCHWORK-QUILT.
Il Crazy ritornò di moda nel periodo Vittoriano, negli ultimi decenni del XIX° secolo le signore della ricca borghesia cittadina confezionarono stupendi Crazy Quilt usando le rimanenze dei loro abiti di seta, velluto, broccato.
Questi bellisimi Quilt, usati sopratutto per le carrozze, erano ulteriormente impreziositi da minuti ricami in seta e da rimanenze di passamaneria dorata